I documenti necessari prima della celebrazione

I documenti necessari prima della celebrazione

I documenti da presentare al comune prescelto per celebrare l’unione civile rappresentano il primo step da superare. Difatti, senza la parte burocratica e l’approvazione dei documenti, l’unione rimarrebbe solo un sogno. Si tratta di semplici passaggi per nulla complicati, che non occuperanno più di una giornata. La coppia dovrà presentare all’ufficio predisposto un documento, previsto appositamente dalla legge per le unioni tra coppie dello stesso sesso, chiamato Dichiarazione Costitutiva dell’Unione Civile. Questo modulo richiede per le due parti:

  • nome e cognome
  • data e luogo di nascita
  • cittadinanza
  • luogo di residenza
  • insussistenza delle case ostative alla costituzione dell’unione

Alla richiesta dovrà essere allegata una marca da bollo da € 16,00.L’ufficiale di stato civile dovrà, dopo aver verificato la correttezza dei dati nel modulo, redigere il verbale che formalizza l’unione. Sarà poi fissata la data e l’ora per la celebrazione vera e propria, che ufficializzerà la cerimonia e permetterà di trascrivere l’unione nel registro. I due passaggi sono previsti anche per il matrimonio per le coppie etero.Se uno dei due soggetti è straniero, a questo documento dovrà allegare anche il nullaosta del proprio Paese alla costituzione dell’unione civile (che dovrà essere legalizzato dalla prefettura della provincia del comune in cui si celebrerà l’unione). In caso il Paese d’origine non riconosca unioni o matrimoni tra coppie dello stesso sesso, basterà una certificazione da parte del consolato, che attesti la libertà di stato del soggetto. Inoltre, dopo la cerimonia sarà concesso al cittadino straniero un permesso di soggiorno permanente e dopo 2 anni di residenza in Italia potrà richiedere la cittadinanza.Se invece il matrimonio è stato celebrato all’estero, per lo Stato italiano la coppia risulta sposata solo se trascritta all’anagrafe. Ogni comune ha a disposizione un modulo apposito per richiedere la trascrizione anche nei registri italiani. Basterà quindi compilare il documento, ma senza organizzare una seconda cerimonia (a meno che i coniugi non vogliano, ma si tratterà di una cerimonia ufficiosa, senza quindi valore legale).

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